Straziata Requie Delle Rovine : Everything Cold

Ambiant Black / Italy
(2009 - Dp Label)
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Lyrics

1. SOGNI INFRANTI

Rimembrando i tempi passati,
Le memorie cadute,
I desideri lontani.

Solo ora intendono…
L'aver sciupato le proprie vite.

Avrebbero potuto plasmare
Le loro aspirazioni,
Ma non avevano operato.

Ed ora
Mirando al tempo venuto
Rimpiangono ciò che è ormai andato
E meditano
Sui loro sogni infranti.


2. OPPRESSION OF MY WALLS

Apprensione venuta
Di ritrovo di passati di disgrazia.
Il dolore troppo grande
Mentre il mio corpo sta bruciando
Della luce di questa pallida Luna
Che mi osserva.
Come vincere una Noia divenuta
Troppo grande?
Così questa notte verrà meno,
E la luna soltanto noterà la mia morte,
E la luna soltanto visiterà quel giaciglio,
Decadente custode per dei resti disprezzati;
Ogni notte la stessa,
Quella Luna ogni notte…

Ciò che sanguina
Silenziosamente muore,
La sua essenza decade inesorabilmente.
La sua essenza decade
Nell'istante in cui sceglie di cadere.

E dalle mie ceneri
Nasceranno esistenze.
E di suolo rivestite,
Il ricordo sarà smarrito
Molto presto:
La mia memoria
Già mi ha dimenticato.
E se un nuovo giorno
Passerà timoroso tra le fronde
Io non potrò scorgerlo,
Poiché il suicidio del mio animo
Portò lame sui miei polsi.


3. EMPTY ROOMS COULD TELL A STORY

Troppo piano quella nebbia,
Sono morto troppe volte,
Mi ha chiamato al suo cospetto,
Il reame è un luogo vuoto.
Nero il cielo questa notte,
Sul mio trono un'ombra cupa,
Si nasconde nella nebbia
Di una stanca oscura terra.

Ma la morte è divenuta
Una ragione d'esistenza,
Nelle notti trasformate,
Un anfratto dal Silenzio.
Ma il silenzio mi è padrone,
È padrone di una vita
E ogni giorno è un giorno amaro,
Ciò che è pena qui ora vige.

La promessa che mi faccio
È guardare l'esistenza
Come il volto di uno specchio
Che riflette, ma voltato.
Così l'illusione vive
E ogni volta l'uomo muore,
Ma se muore non lo scorge
Poiché un senso ancora vede.

L'intelletto non lo osserva,
La sua mente ne è derisa,
Dello spettro di quell'uomo
Con lo strazio a sé cammina.
E nel mentre in cui egli giace
Ivi è morto un peccatore
E nel nulla ora il suo regno,
E sul nulla ora è Signore.

E la storia di quell'uomo
La cui morte, il cui suicidio,
Lo condussero al cospetto
Del sovrano dell'eliso.
Ma l'eliso inesistente
Lo condusse alla rovina,
Ora è nulla dentro il nulla,
Non più il vespro né mattina.

Come mi appartengono
Questi flebili lamenti
Che la notte invocano?
Soave malinconia,
Non torpore che mi assale.
Quante nubi stanno in cielo?
Quante dì da maledire?

Mi permette di vedere
Attraverso l'esistenza.
Il cosmo mi risponde
Rivelando tali sogni,
Abbattendo dei confini
Alimenta il desiderio
Di raggiungerlo di nuovo.

Della luna in ogni sera
Non rimase che un bel gioco,
Ma quel gioco ad ogni sera
Mi fea lacrimar le vene.
E le vene lacrimanti
Mi portarono alla morte,
E alla morte quella sera
Non restò che un corpo esangue.

E la morte per il sangue
Che con sé porta un dolore,
Come un volto per l'abisso,
Per chi è vuoto e senza nome.
Della sera cui venisti
Non rimase che un istante,
Un momento solitario,
Infinito per chi muore.

Ora è pianto, ora rovina,
Quella sera solo il vento
Che rubò immortali sogni,
Trascinò con sé la vita.
Troppe volte riversate,
Troppe lacrime ‘sì amare
Che si fondono nel sangue
Ed al che la notte spira.

Quella luna che mi vide
Non notò un'anima in meno,
Mai la vidi così fredda,
Cereo lume della sera.
La venuta della morte
Senza seno e senza volto,
Mentre osservo questa lama
Che mi chiama e a cui rispondo.


4. SILENTLY WAY OF EXISTENCE (L'AGONIE)

Questo abisso
Silente è diventato.
Questo mondo
Un abisso è diventato.

Questa stanza
Troppo vuota è diventata.
Ogni luogo
Troppo vuoto è diventato.

L'agonia
È riposta tutto intorno.
L'agonia
Ha risposta nella lama.

Nella morte
La risposta è tutto intorno.
Nella morte
Non esiste “tutto intorno”.

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