Prophexy : Alconauta

Progressive Metal / Italy
(2009 - UK Division Records)
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Letras


1. ILLUMINAT

Non è la prima volta che è inverno
E non è ritornare, morire, né mutare
Che mi hai fatto? le rovine...

...Della memoria sono il paesaggio
Che ho ammirato
Nel mio viaggio

Fiato sopra il vetro ha ricreato (un mondo vecchio)
Espanso ad ogni respiro
Prende forma l’ho
Visto crescere
Con le dita ho giocato al creatore
Gioco e infine poi
Proprio come lui
Soddisfatto l’ho distrutto, sì l’ho

(Cancellato)

Vieni, aspettavo
Entra, volevo
Siedi, io... ti pensavo
Ma come immaginavo
No, non sei tu! no, non sei tu!

No, non già per te venni fino a qui
Ma per te restai, ma poi lo capii
Fiamma che non scalda. bieca t’illumina


2. BABBA

Come se... come sentirci oramai?
Quando il passo varcherai, non voltarti mai

Le torri che bruciano mi guidano
Giardini di sabbia, là, è casa mia
Se anche le viscere brulicano
Rispondimi, ma perché sei andato via?

Il buio mi aiuterà, sì, potrò
Mostrare a lui i lividi di paura
Lamenti ritornano, le mura respirano,
Creature che invadono, ultime guerre e poi...

Ora le luci che sfumano, stringi mani che ti sfuggono
Lame e fruste che ti insegnano, urla di babba che muoiono
Non più odi e olii mi cullano, ma gli stessi olii ora Bruciano

Nubi che mi portano su
Già... la colpa è qui, no, non volevo, no
Lasciarli così, contano su me, niente e nessuno può
Fargli male se credono ancora

Nembi che mi sbattono giù
Voglio vivere, sì, espierò e...
Poi gli insegnerò quello che io so, tutto gli darò, e
Poi gli chiederò se la fede resiste

Se i miraggi ci appartengono
Sono gli dei che ci mancano


3. SCARTO

Le più antiche, brevi parole, sì e no, sono quelle che Richiedono più pensieri
La scienza è un’equazione differenziale, la religione è Un barriera

L’universo é a misura d’uomo? non credo.
Dio ha cambiato la tua vita, vuoi salvare le modifiche? Non credo.
Oppure scegli un altro cervello ed usalo.

Posso usare il mio? non credo.
Orpelli verde rame e gocce di letame ti solcano la Fronte.
Il cervello ti pare che si perda. sei fradicio di merda.

Da sotto le porte del niente traspaiono a volte lampi Coscienti e ci
Appartengono più dei miracoli. e i prodigi son passati Già...

La crudeltà nociva degli avi
Risiede, rivive, travisa parole, mastica e ti sputa
Ma capita ancora di tessere giochi e strutture sospinti
Da fiochi bagliori da sotto la porta

Ma è legno e acciaio e camuffa e noia
Non troverai quel che cerchi di là

Ho visto il segno del male dipinto su volti e su tele
Ragni disumani, bipedi pesanti
Cresce al richiamo di simili a bestie, di miti e credenze
Ho visto quel segno sopra volti santi

Giganti che in punta di piedi (stai giù...)
Li vedi che cercano te (stai giù...)
Son solo reazioni scomposte
Grossi nasi da segugi

Siedi e chiedi, dove porti porta?
Vedi e siedi ma la porta è aperta


4. FISCHIO, COME GUARIRE UN

C’è qualcosa di già udito che riveste il mio sentire
Suoni, frequenze, onde...
Nascosto in ogni dove un cicaleggiare si diffonde...

Ricordo solo un barcollare incerto, un orma nel... nel Deserto
Anelo il rumore, unico ricordo di quel tutto che nasce Dal niente e incatena

Onnisciente, un già trascorso che s’insinua ingombrante
Onnidistante, un già trascorso nel presente...

Nuove certezze dentro e su di te costruirò un nuovo io Eterno
Che mi sappia guidare lungo te, affinché emerga l’ombra che guida il caso
Non più l’orizzonte in fronte ma dentro me rischiara, mi Precede, eppur mi segue

E’ sempre lì, mi schiaccia e mi guarda dall’alto
Le braccia non mi lasceranno aggrapparmi e risalire e poi Girare
Un perno vettorialmente orientato, come su un alberotore
Dalle radici al fusto di birra


5. PLASTICOSMIC

E’ qua
Un essere
Di fianco a me
Occhi ancora chiusi
A nascondere...

Lacrime che
Non scendono mai
Ghiaccio e sale
Chissà dove vai
Quando è ora...
Nemmeno un amen, hora pro nobis

Carni morte
Ma lucide di
Malinconia
Luci trucide
Così sia...
Nemmeno un amen, e niente croci

Uno spettro
Plastico
Dice: non son qui per te! (non sono qui per te!)
Poi una fitta

Ruderi di
Rughe scavano quel
Vecchio...

Io ti conosco
Nel buio uno...
Specchio...


6. TRITONE

I rimpianti sono ricordi vestiti a lutto
...Anche i miei.
Strana la sorte, ma non lo è la
Storia di tutto?

Scavando tra memorie di parola
Soffia sul fuoco che resta poco
Ormai consuma ogni istante emozioni
Che mancano se servon poi
Ma conservo troppe, tante nozioni
Che, sai? Non servono mai
Vedrai, già sai...
Anche a freddo sudo odio
E si avvera.... si avvera tutto
E il frutto è un me distrutto

Tornerò a respirare, solo dopo, non ancora
La riscossa mia è ogni ora ho predetto il mio morire
Io la ronda e morte rossa, rossa come gli occhi miei
E di chi non mi credeva, solo invidia sulla fossa...
Tempo è già(qua), tempo è qui(già)...
Non è vero che ragiono, non è vero ma il mio trono
Sono formule decise, senza errori, e senza suono
Me ne vado vi alontano, me ne vado per mia mano
E vi lascio qui adoranti, ignoranti, tutti quanti
Tempo è già, tempo è qua.


7. QUBO

Lastra, mostra a c. chi sei
Chiodi e ruggine ma lei
Parla di noi
Di tutti noi... poi...

C'erano parole che impresse
Muovevano a sciami le masse
C'erano parole mai viste
E chi sull'ara sbagliò ancora...

Le messe cessarono il dì in cui
Il messaggio fu letto da tutti

Quando finirò di stare per finire
Allora sì che avrò tempo

Si dice che un uomo non resse, ed esplose un grido lo Le...
...Sse e sentì, che finito, era non... non più vivo
Poi altri seguirono a turno, sette vecchi videro spiriti
Spiriti di idee sull'apocalesse... grigie idee e il mondo Ne muore

Tempi di dei e idee di paure
Se questi minuti disciolti
Non fossero troppi ma molti
Io saprei anche ricordare
Sogni... vivi

Nessuno ha trascritto le nere
Parole d'argento e col tempo

Sopporterai quello che ormai sai
Scorda il tempo... scordalo e vivrai
Folli folle, non scorderai mai
Più sacra dell'acqua è la mente

E strati di ghiaccio coprono
E un giorno qualcuno qui per caso
Leggerà distratto del complotto. chi?


8. C'E VITE SULLA LUNA ?

Poche leghe alla volta si va
Navigano i quattro in libertà

Mostrano i segni della realtà
Come le usanze di tanto tempo fa

Come le tante della sua età
La navicella grippa impreca e va...

Carica la stiva di chip e chips divise
Per civicomete ora si va!
E se non c'è nulla che
Valga la luna c'è
La sensazione che
Non ci saranno re

Senti il battito dell’aria che
Cosmica pervade anche il
Centro di otri che rigurgitano

Vociare di volti indistinti
Per vesti
Bianche e ora nere
D'istinto ti ispirano
Estinti pensieri di quando?

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