Noise Trail Immersion : Tutta la Morte in un Solo Punto

Experimental Metal / Italy
(2025 - I, Voidhanger Records)
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Letras


1. DIVAMPA L'IGNOTO

Trae energia dall'idea, l'idea stessa?
Non nel lacerante dissidio
Ma in ciò che i sensi non colgono
E in ciò che i nostri occhi vedono,
Quando socchiusi
Un prisma di significati
Sembra destarsi
Come meta e valico dell'individuo
Uno nell'animo e vario nel manifestarsi
L'intero si smembra
Universale ed interiore,
L'orizzonte di impressioni
Si compenetra vorticosamente
Nell'incessante rapporto
Tra noumeno e divino

...il centro si disfa
E dal cranio la fonte si mostra
Un bilico simbolico
Inquieta il morente
Ma la luce sorgiva accudisce...


2. SPIRE DI SANGUE

Nella vacuità che mi precede
Dio si fa strada
Ed infrange ogni legge
In un'agire di immensità
Esercita l'eccesso
Nel pieno vigore di luce
Penetrando negli anfratti di questo comico teatro.

Per ogni uomo deciso
A rimanere attaccato al suo involucro
Non rimane che l'imbarazzante putrefazione
Per ogni uomo che sognandosi vivo giace sull'orlo
Non rimane che la divorante incomprensione.
Il ronzio disarmante suggerisce,
Orde di folli acclamano il verbo ormai scritto
È solo questo il fine?
Il sogno idiota,
Il raggiungimento della massima sclerosi del cosmo
Il reale affamato della sua verità


3. ARDE E RESPIRA

È arrivato l'auspicio di soffocamento
In un abbraccio di ombre infernali
Arde e respira, ma non si presenta
Deposita agonia su ogni tassello,
Soffia nelle nostre vertebre la sua angoscia.
Ogni essere solo naviga in questo,
Incontrando se stesso
Altrove e altrove,
Di attimo in attimo
Partorisce la propria morte,
Lontano da ciò che gli è proprio
Di ciò che rimane non ha clemenza
È tribunale e sentenza
Con eleganza si vendica contro se stesso
E generato l'incendio
Nell'ignorante libertà
Della mia mente parlante
Temo una cosa soltanto:
Non essere degno del mio tormento.

Tutta la morte in un solo istante


4. LO SPETTACOLO

L'orda distratta esperisce
L'immenso accumulo di spettacolo
Movimento autonomo del non vivente
Il rapporto è ormai mediato
Da inganno visivo e falsa coscienza,
La realtà vissuta è invasa
Dalla contemplazione dello stesso.
Inganno soverchiante
Totale inversione
Il dominio produce
Categorie del vedere,
Il dissenso viene filtrato dal morboso
Appagamento dei sensi
Questo feticismo della pura merce
Realizza l'apice di eccitazione.
Lo spettacolo
Si accumula


5. SOGNO A SÉ STANTE

Vago
Non nel tempo
Ma in me
Solo
Mi accordo
Al luogo da cui sgorga il mio dubbio
Scivolo
In questa pece
Distorgo
Senza sosta
Senza equilibrio

La soglia sinuosa
Dell'istante inatteso

Venga questo istante


6. CULLA E BARA

L'eternità logora questo incenso
Essenzialmente vuoto
Senza appoggi
Questo fuoco che attrae e respinge
Il mistero è ornato di frivolezze
È insieme teatro e attore
Mero inflittore di pene
Mentre la recita indispone l'anima
L'oracolo immenso gioisce,
Sorride ignorandoci
Sempiterno e mai toccato
Gravido di ombrosi intenti
Rivolto verso se stesso
Avido germoglia
Nella psiche del cosmo

Il tragitto tra anima e corpo è più breve
Imboccato da ogni angoscia
Fermo nell'immagine immobile
Del divenire
Vedo il mio riflesso prostituirsi
Per un fine più alto
Verso il vero,
Un impronunciabile addio


7. FINZIONE

Obbediscimi
Sintesi e connessione divina
Offuscata la mente si dirige
Sul precipizio delle forme
Bisognose di morte
Il folle ostenta questo involucro
Partecipa alla pateticità della recita
La vermificazione progredisce
Ci dona i suoi frutti
Sorride al capovolgimento
Intonando l'accordo tra caos e finzione
Vive nel limbo di questo orgasmo ingannevole
Obbediscimi

L'inferno è un enigma già svelato
Anticipata ogni domanda, decade
Mostrandosi come il nostro sentiero


8. PRECIPIZIO CONSAPEVOLE

Origliare l'infero mondo da cui il principio orchestra
I modi e i limiti in cui il senso si mostra
Spire di nomi confusi spezzano ogni radice
Creando immagini inaccessibili agli occhi

Ciò che non muta e non muove
Sparge il mortifero olezzo
Il fiume del disgusto lascia un solco
Là dove la luce si usurpa
Nasce il miracolo di nessun dio

Nel dolore posso donarmi quiete
Mi volto all'oltrepassamento della condizione terrena
Rinuncio a questo corpo a me imposto
A questo nome a me trasmesso
Accolgo ciò che mi violenta
Come me stesso


9. TUTTA LA MORTE IN UN SOLO PUNTO

Circonfuso di luce,
Nelle mie molteplici nascite
Io incarno l'ignoto,
Ogni domanda che è in noi
Ho deglutito luce e buio
Io incarno il mistero celato
In ogni punto di questa realtà si orienta il mio sogno
Nelle forme decise dalla mia inconscia origine,
Mi vedo proibita la morte e ogni guarigione
Dal tanfo di ciò che è creato
Adorno lo spazio e il tempo di ogni sentimento
E nello sguardo che dal tutto dà al tutto
Ignoro l'eterna ripetitività
Avvelenando quel luogo di me
Che splende dell'adesso
Ora e sempre coincidono
Nell'orizzonte della mia esperienza
Nell'oceano della realtà

Ogni atomo mi appartiene
Perché sono io, e io soltanto
Che incarno l'ignoto
Protagonista di questo carnale vissuto
Decido la morte in un solo istante
In un solo punto,
Tutta la morte in un solo punto

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