Janvs : Nigredo

Black Atmosphérique / Italie
(2014 - Avantgarde Music)
En savoir plus

Les paroles


1. ABISSO

Sciolto in tutti i colori della notte
Seppellito nel tuo ventre
Marcisso e attendo
Lo schiudersi di un' immemore crisalide
Un segreto il cui urlo muove il passo del tempo
Ma sul fondo dell'abisso
Si risveglia talvota il mattino
E come granelli di polvere
Sugli strali di luce agonizzano le parole
Che squarciando la notte
Vorrebbero essere sussurrate al tuo cuore
Intrappolate in fondo al nero abisso
Abisso
Continua ad attendere
Alla bocca del pozzo
Dell' Abisso
Un segreto il cui urlo muoverà il passodel tempo
Finchè esso non avrà più bisogno
Di un sentiero nello spazio


2. IMPERIUM

Il ricordo di te si sgretola
Mentre tutto precipita
Nella clessidra senza fondo
Del vuoto
Tento di ricomporlo
Quando attendo
Che la nave dorata del mattino
Riemerga dal mare della notte
Ma non vi è attesa
Che non sia già conclusa
Navigando l'impero del nulla
Come quella di non poter
Stare più insieme a te
Stringo a me il tuo ricordo
Mentre tutto precipita
Nella clessidra senza fondo
Del vuoto
Dando il tempo agli echi
Di un unico pianto
Infinita danza di spettri senza volto


3. SUICIDIO

Superfici di incandescente desiderio
Ogni flutto è un cadavere
Che ghignante marcisce
Sciolto nel magma del miraggio
I tentacoli del sentimento di te
Frustano i cieli
Le cui sanguinanti ferite
Sono lo schiudersi della crisalide
Del tuo spettro
Sconfinato labirinto di echi
Nel quale riverberano costantemente
Nuove voci
Il vortice del delirio
Forma le sbarre del tuo carcere
Dominio di tutti i pensieri
Suicidio


4. ROVINA

Le stagioni in tondo danzando intessono
Il tappeto del secoli
Sul quale tu muovi per noi lo sguardo
Invulnerabile offrendo il tuo abbraccio
E tuffandomi in questo candore
Per un attimo oblio le nostre macchie
In questo istante anche il tempo
Si dimentica di se stesso
E tu cammini ancora al mio fianco
Sei sempre al mio fianco
Quando il tempo si dimentica di se stesso
Il nostro destino riaffiora dall'infinito
Perchè si consumi poi un altro addio
Nel dominio della morte


5. 793

Åretak hørtes,
vakre langskip fosset frem
Som en vind fra nord, kom våre fedre i land
Horder, Ryger og Egder,
samlet til felles strid
Staute menn uten frykt
Sverdslag knuste kristmanns skalle

Lenge herkset vi, Nordens konger
Mange slag vi vant ved Midgards strender
Men, sveket av våre enge,
ble vi tvunget ned i kne
Når vinden nå igjen jager,
vender tankene omsider hjem
Vi skal reise oss i vår prakt
Sannelig skal kvitehorden skjelve

"Vi falt som menn
Derfor døde vi ei hen
Veik er den som fiender elsker
Svik ei ditt opphav"

paroles ajoutées par Apophis2036 - Modifier ces paroles